Roma, Venerdì 7 febbraio 2014 presso la Camera di Commercio Italo-Lituana
L’apertura dell’incontro sul progetto “Export Tool-Kit“, è stata affidata ad un breve saluto da parte della Presidente della Camera di Commercio Italo-Lituana Dott.ssa Ieva Gaizutyte, la quale ha poi presentato i principali relatori della giornata.
Il Dott. Marco Pozzoli, Segretario Generale Sezione Camere Miste Unioncamere, ha aperto la conferenza introducendo il progetto “Export Tool-Kit” promosso da Unioncamere e finalizzato all’internazionalizzazione delle imprese italiane, iniziativa che prevede la cooperazione tra le tre Camere di Commercio Italo-Lituana, Italo-Bosniaca e Italo-Orientale, al fine di garantire un servizio di assistenza alle aziende italiane che vogliano espandere il loro mercato in Lituania, Bosnia Erzegovina e Polonia. Il Segretario Generale ha infine sottolineato l’importanza rivestita dalla tutela dei diritti di proprietà intellettuale ed industriale nell’accrescimento del valore delle imprese.
Il secondo intervento è stato effettuato dal Presidente della Camere di Commercio Italo-Orientale, Antonio Barile, il quale, ricordando la longevità della Camera, ha motivato la scelta di rappresentare in questa sede la Polonia in quanto il suo mercato ha manifestato un’apertura ed un vivo interesse al made in Italy, in particolar modo nel comparto agroalimentare.
La parola è poi passata all’Avv. Elio De Tullio, dello studio De Tullio & Partners-Intellectual Property Attorneys, che ha illustrato il progetto “Export Tool-Kit” – una serie di strumenti e materiali operativi per le imprese che si apprestano ad entrare nel mercato bosniaco, polacco e lituano – e la sua attitudine a coprire l’intero territorio italiano in modo omogeneo in quanto le tre Camere miste coinvolte hanno sede a Bari, Roma e Ravenna.
L’Avvocato ha successivamente illustrato la figura del Temporary Follow-up Manager, prevista dal progetto di Unioncamere, e finalizzata a coprire una fase pratica-operativa di incertezza delle imprese allorquando esse si avviino verso nuovi mercati. In particolare, l’assistenza del manager, concepita con una durata di quindici giorni, di seguito estesa a trenta, è finalizzata a consentire un’internazionalizzazione delle imprese più efficace e sicura. L’assistenza del TMF è stata assegnata a tre aziende storiche, ciascuna delle quali è un esempio in Europa della realtà imprenditoriale italiana, rispettivamente, del Sud, del Centro e del Nord Italia.
L’Avvocato ha inoltre sottolineato la necessità di conciliare l’azione delle tre Camere miste intervenute all’incontro con le CCIAA italiane per raccordare le informazioni ed i materiali operativi di cui dispongono con i supporti offerti dalla rete WorldPass, altro progetto Unioncamere per l’assistenza alle imprese nei settori critici come quelli fiscale e doganale.
Infine l’Avvocato ha riportato i dati del recente studio denominato “IP Contribution Study”, pubblicato nell’ottobre 2013 dalla Commissione Europea, volto ad analizzare il contributo delle imprese a sfruttamento intensivo dei diritti di proprietà intellettuale – ossia quelle impegnate in un “utilizzo della proprietà intellettuale per ciascun lavoratore impiegato” superiore alla media – all’economia europea in termini di incremento del prodotto interno lordo, dei posti di lavoro, del benessere e della competitività internazionale. Tale analisi è rappresentativa dell’importanza per le imprese della programmazione nella fase preliminare all’ingresso nei mercati esteri.
Successivamente è intervenuta la Dott.ssa Alessandra Barnaba, Direttore della Camera di Commercio Italo-Orientale, esponendo l’attuale situazione favorevole per le aziende italiane che vogliano espandere la propria attività in Polonia, dovuta ad una rinascita economica, politica e sociale del Paese, che ha portato ad una consistente richiesta di prodotti italiani di alto livello, anche biologici, da parte dei consumatori polacchi.
La penultima relazione è stata affidata alla Dott.ssa Marina Vicini, Direttore della Camera di Commercio Italo-Bosniaca, la quale ha esposto la realtà geografica, economica e sociale della Bosnia Erzegovina e le risorse naturali ed industriali del Paese. L’uscita dal conflitto avrebbe infatti aperto la strada ad una corsa agli investimenti per la ricostruzione delle infrastrutture, nonché ad una crescente richiesta di servizi; inoltre è in atto un processo di semplificazione normativa riguardante i procedimenti di costituzione di imprese in loco. La Bosnia Erzegovina, pertanto, sarebbe un territorio dotato di numerose potenzialità, in grado di sostenere ed accogliere gli investitori provenienti dall’Unione Europea, anche grazie agli accordi bilaterali con essa intrapresi.
L’ultimo intervento è spettato al Dott. Ugo Meucci, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Lituana, che con i suoi collaboratori ha descritto l’attuale situazione economica, occupazionale, finanziaria e fiscale in Lituania ed i rapporti di import-export con gli altri Paesi dell’Unione Europea, sottolineando le condizioni favorevoli del mercato lituano, dovute anche alla sua posizione territoriale strategica all’Interno dell’Unione Europea.
In allegato, pronto per il download in formato pdf, il programma della giornata: