Export18/10/2022 – Cresce export, spinto anche da agroalimentare (+22,7%). Bene mercati Usa, Turchia e Spagna ma su import pesa prezzo energia e petrolio
Articolo tratto da AGRICOLAE.EU – Agenzia di Stampa Quotidiana
Export18/10/2022 – Cresce export, spinto anche da agroalimentare (+22,7%). Bene mercati Usa, Turchia e Spagna ma su import pesa prezzo energia e petrolio
Gentili Soci,
anche quest’anno, saremo presenti all’85° edizione della Fiera Del Levante, all’interno del Centro Congressi, con nostri desk. Questi saranno presidiati da esperti di settore, che forniranno alle imprese pugliesi e non, informazioni utili per l’individuazione di mercati esteri potenzialmente utili a favorire lo sviluppo di rapporti commerciali.
La partecipazione agli eventi è gratuita previa registrazione sul sito https://www.regione.puglia.it/fiera2022 , sezione International Business Week , scegliendo l’evento/i di interesse. Una volta effettuata la registrazione all’evento, riceverete un’email, sulla quale occorrerà cliccare sul link di conferma entro due ore per confermare l’iscrizione; successivamente riceverete una seconda email con il voucher per accedere gratuitamente al plesso fieristico e prender parte all’evento.
Per organizzare al meglio gli appuntamenti, dopo aver effettuato la registrazione sul sito della Regione Puglia, Vi preghiamo voler inviare una mail all’indirizzo info@ccio.it inserendo nominativo Azienda, desk e/o evento di interesse.
Per ulteriori dettagli si invita a prendere visione delle circolari informative in allegato relative alle attività che si svolgeranno presso il Centro congressi della Fiera del Levante nell’ambito dell’International Business Week .
La presenza della CCIO è la seguente:
Cordiali saluti
La segreteria
Internazionalizzazione Circolare informativa n.44 2022.10.11Convegni Fiera del Levante
SI CONCLUDE OGGI A BARI L’EVENTO SEED – SOUTH EAST ECONOMIC DIALOGUES. NUOVE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE PUGLIESI NEI MERCATI DEL SUD EST ASIATICO.
Bari, 6 Ottobre 2022
Conclusi in serata i lavori dell’evento SEED – South East Economic Dialogues, promosso dalla Camera di Commercio Italo-Orientale, che ha visto al Grand Albergo delle Nazioni di Bari, la partecipazione in presenza delle 5 camere di commercio italiane delle Filippine, Malesia, Singapore, Thailandia e Vietnam e di oltre 70 aziende pugliesi, interessate ad approfondire le opportunità di un mercato in espansione, qual è il Sud Est Asiatico, che con 700 milioni di abitanti e un PIL aggregato di oltre 2,6 triliardi di dollari, rappresenta il terzo mercato più grande del mondo come popolazione e il settimo come ricchezza prodotta.
Ai saluti introduttivi del Presidente della Camera di Commercio Italo-Orientale, Antonio Barile, è seguito l’intervento dell’Assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci, che ha richiamato le politiche regionali in tema di internazionalizzazione e l’esigenza di esplorare nuovi mercati in Asia, alternativi alla Cina. Sono seguiti gli interventi del Vice-sindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio, che ha ricordato le potenzialità della ZES Adriatica e del one-stop-shop di prossima attivazione a Bari. Del Presidente di Confindustria Bari-BAT, Sergio Fontana che ha sottolineato il peso delle esportazioni in alcuni segmenti chiave dell’industria pugliese e l’esigenza di posizionare il porto di Taranto come hub della logistica nel mediterraneo. E infine del Presidente di Confartigianato Puglia, Francesco Sgherza, che ha espresso manifesto interesse a promuovere missioni estere in area SEA, invitando le imprese a strutturarsi per affrontare le sfide dei mercati globali.
Angelo Villani, delegato della Camera Italo Orientale per il Sud Est Asiatico e CEO di Liquid Consulting – società che ha coordinato l’evento – ha inquadrato il mercato Sudest-asiatico in una prospettiva storica, soffermandosi in particolare sui dati dell’interscambio commerciale attuale e sulle sue previsioni di sviluppo, in numerosi settori strategici per il tessuto produttivo pugliese: meccanica e meccatronica, farmaceutica e cosmetica, ICT, agroindustria, design, moda e arredo.
Il direttore del Master EGEI dell’Università di Bari, Nicola Coniglio, ha descritto i motivi della centralità di questa regione in relazione alle dinamiche prodotte dai trattati internazionali sul libero scambio, come ad esempio quello di cooperazione asia-pacifico (R-CEP), recentemente entrato in vigore.
Successivamente, il secondo panel di interventi, moderato dal giornalista del Sole 24 Ore Vincenzo Rutigliano, ha previsto le relazioni tecniche dei 5 referenti delle estere intervenute: Giacomo Marabiso, Managing Director di ICCS, ha delineato le prospettive per il settore italiano del lusso a Singapore. Sergio Boero, Presidente di IPCCI, ha presentato il mercato del Food and Beverage nelle Filippine. Enrico Giuntelli, Segretario Generale di IMBA, ha raccontato la sfida rappresentata dalla Malesia per le aziende italiane della meccanica e della meccatronica. Michele Tomea, Segretario Generale di TICC, ha spiegato perché la Thailandia è diventata un hub regionale per il settore ICT. Infine, Quyet Tran Thanh, Segretario Generale di ICHAM, ha descritto le caratteristiche e le opportunità offerte dal mercato farmaceutico, biomedicale e cosmetico in Vietnam.
Nel medesimo panel, sono stati presentati tre casi di successo pugliesi nell’internazionalizzazione di altrettante aziende pugliesi: Francesco D’Aprile ha descritto le strategie di comunicazione adottate con successo in Cina e in Thailandia da Cantine Polvanera. Il CEO di Macnil GTAlarm, Nicola Lavenuta, ha raccontato l’esperienza internazionale maturata dalla sua azienda nel settore ICT. Ilaria Guicciardini, Head of Marketing di Roboze, ha descritto le linee di sviluppo seguite da Roboze, tra le 30 start-up italiane più promettenti nel segmento della stampa 3D.
Nel pomeriggio, le aziende pugliesi hanno incontrato e interloquito direttamente con i referenti di ciascuna Camera estera, attraverso incontri B2B programmati, per attivare operativamente programmi di investimento e di collaborazione da realizzarsi nei prossimi mesi.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto oggi, non solo in termini di partecipazione ma di interesse concreto da parte delle aziende pugliesi – commenta Antonio Barile, Presidente della Camera di Commercio Italo Orientale. L’evento SEED si inserisce nel solco di un processo di rilancio che la CCIO sta conducendo ormai da due anni ed è stato anticipato da un lungo lavoro di sensibilizzazione preliminare alle imprese pugliesi, svolto attraverso webinar e meeting in remoto, in piena pandemia. Pur in un quadro geopolitico incerto, le imprese pugliesi non possono giocare in difesa ma esplorare continuamente nuovi mercati e nuove collaborazioni, specie dove si è creduto meno negli scorsi decenni”
“La risposta inaspettatamente larga delle imprese pugliesi intervenute – rimarca Angelo Villani, CEO della Liquid Consulting – dimostra l’enorme interesse per questi mercati, in una prospettiva non solo di esportazione, ma di interscambio. Favorire il networking e le relazioni con le camere estere è un primo passo per raggiungere obiettivi più ambiziosi in questi Paesi, ossia partnership strategiche nei campi della ricerca, dell’innovazione, della cultura, oltre che in quello commerciale. Per questo, lavoreremo per rendere SEED un appuntamento stabile nei prossimi anni”.
“Il Sudest Asiatico – dichiara Giacomo Marabiso – rappresenta oggi una delle Regioni del Mondo con il più alto potenziale di sviluppo, e un’ottima opportunità per le aziende Italiane. La Regione Asiatica può contare su una popolazione di oltre 660 milioni di persone, una classe media giovane e in espansione e l’attuale difficoltà nell’operare in Cina e le tensioni geopolitiche in corso, hanno portato diverse aziende a ricollocare le loro produzioni nell’Area ASEAN, soprattutto in Thailandia, Malesia, Vietnam e Filippine, mentre Singapore rappresenta oggi l’hub finanziario più importante per le operazioni nella Regione”.
“In un’epoca in cui si ergono muri e divisioni – commenta il vicesindaco Di Sciascio – la città di Bari è lieta di ospitare un evento internazionale che costruisce ponti di dialogo verso il futuro e l’Oriente, verso cui Bari esprime una tensione storica, di tipo commerciale e culturale. Stiamo attraversando un’epoca di profonda digital transformation in cui Bari e la Puglia iniziano ad esprimere un protagonismo nazionale e ci stiamo strutturando per attrarre sempre più investimenti esteri grazie agli strumenti agevolativi della ZES e ai presidi di semplificazione che a breve presenteremo e saremmo lieti di ospitare a Bari, il prossimo anno, il meeting mondiale delle camere italo estere, presidi preziosi che supportano e sostengono le nostre imprese nel difficile cammino dell’internazionalizzazione”
L’evento SEED è stato patrocinato da Regione Puglia, Comune di Bari, Confindustria e Confartigianato.
Lo Studio Legale TMShell è lieto di inviarvi il prossimo mercoledì 11 maggio 2022 alle ore 15.00 al webinar:
“Proprietà intellettuale e sostenibilità nel settore del vino: riflessioni, strategie e testimonianze per l’internazionalizzazione di un settore trainante della nostra economia”
organizzato dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati – AIGA, AIGA Foggia
con il patrocinio della Camera di Commercio Italo-Orientale.
Interverranno:
Avv. Domenico Demarinis
Avvocato specializzato in proprietà intellettuale,
Docente a contratto di “Fashion Law and IP”
presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT
“I diritti di proprietà intellettuale nel mondo del vino: come marchi, brevetti, design
e indicazioni geografiche possono essere utilizzate in modo strategico”
Avv. Sara Cavagnero
Avvocato in Italia e ricercatrice presso la
Northumbria University (UK)
in tema di sostenibilità
“Indicazioni geografiche e settore vitivinicolo:
uno strumento verso la sostenibilità?”
Dott. Francesco D’Aprile
Consulente in business e partner
di diverse società di import-export
“Vendere il vino italiano in Cina attraverso i social network:
l’improbabile diventa un caso di successo”
Visualizza la locandina con la descrizione completa dell’evento Locandina Webinar
La partecipazione al webinar è gratuita. La registrazione online è obbligatoria al link:
https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZEpd-irpzkjEtQDTUWHKQueFQ8wJCb1gyI-
Accreditato per n. 2 crediti formativi ordinari
Vi aspettiamo.
In Vietnam ad Ho Chi Minh City il 9 e 10 giugno si svolgerà l’evento Pharmaceuticals Made in Italy .
L’Evento organizzato da I-CHAM (Camera di Commercio Italiana in Vietnam) e Medexport e patrocinato dalla Camera di Commercio Italo Orientale è alla sua quarta edizione e si svolgerà alla presenza del Sottosegretario agli Esteri Di Stefano in Vietnam.
Rappresenta un’opportunità unica per incontrare i Buyers più importanti provenienti da Vietnam, Thailandia, Filippine, Corea del Sud, India e Cambogia nel settore farmaceutico.
In questo post ho raccolto domande e risposte sugli aspetti legali rigardanti alcune criticità che potrebbero dover affrontare, fino alla conclusione di questo evento eccezionale, coloro che stanno importando dalla Cina o coloro che vendono in Cina.
Import dalla Cina
Export in Cina
Ovviamente le osservazioni fatte in questo post hanno una portata generale e non sono applicabili nei casi in cui siano state concordate condizioni contrattuali particolari.
Il virus identificato in Cina, denominato coronavirus, date le dimensioni raggiunte ad oggi è sicuramente da annoverarsi tra gli eventi di forza maggiore.
Cosa significa evento di forza maggiore?
Nella prospettiva giuridica sia italiana che cinese, se si verifica un evento di forza maggiore per tutto l’arco temporale della sua durata, la parte impossibilitata ad adempiere, non sarà considerata responsabile per la sua incapacità di eseguire le proprie obbligazioni.
Resta salva la possibilità di verificare se dette obbligazioni dovranno essere comunque adempiute non appena possibile quando l’evento di forza maggiore sarà considerato terminato.
Per comodità di lettura, qui di seguito, troverai due sezioni una dedicata a chi importa dalla Cina e l’altra per chi esporta in Cina.
Le catene produttive e quelle logistiche subiranno certamente dei ritardi a causa sia della chiusura forzata delle aziende e sia delle limitazioni nella circolazione dei mezzi di trasporto. Molte fabbriche, a partire dalla zona rossa di Wuhan e fino a tutta la Cina, Hong Kong e Taiwan, tarderanno ad aprire anche dopo la conclusione delle festività ufficiali per il capodanno cinese. I governi delle varie municipalità cinesi stanno definendo giorno dopo giorno le date in cui si potrà tornare a lavorare.
Il ritardo dei fornitori di merce o servizi in Cina è da considerarsi strettamente connesso all’evento di forza maggiore e, quindi, nessuna colpa potrà essere addebitata al fornitore per i ritardo che si verificheranno nelle prossime settimane.
Non sarebbe legittimo, alle condizoni sopra dette, azionare contro il fornitore cinese in ritardo, eventuali penali, richieste di risarcimento di danni e/o pagamento di alcuna indennità.
Il tuo fornitore in Cina dovrà, tuttavia cooperare e comunicarti l’evoluzione degli eventi e i suoi effetti sulla sua possibilità di dar corso agli accordi contrattuali.
Certo va anche tenuto conto il tuo obbligo di ridurre –ove possibile – l’impatto negativo dei ritardi sulla tua azianda in modo da ridurre l’impatto negativo del danno sofferto e di non aggravarlo ulteriormente.
Il fatto che il tuo fornitore cinese sia in ritardo per causa di forza maggiore, non rende automaticamente applicabile a catene tale scusante nei rapporti con i tuoi clienti in occidente.
L’evento coronavirus sui pagamenti è irrilevante poiché la merce già spedita o in navigazione va pagata e non subisce l’effetto contrattuale dell’evento imprevisto. Sarà ovviamente necessario mettere in conto ritardi fisiologici nelle operazioni bancarie in Cina vista la chiusura forzata dei luoghi di lavoro.
La flessione negativa subita dall’acquirente cinese nel suo mercato non dovrebbe rilevare ai fini dell’accettazione e pagamento degli ordini in corso di produzione o per quelli già eseguiti e pronti per la spedizione verso la Cina.
Salvo che per particolari condizioni concordate o per il tipo di prodotto realizzato il contratto possa essere risolto dalla parte cinese invocando l’evento di forza maggiore.
In qualità di esportatore, salvo il caso di resa Ex Works, potresti trovarti a fronteggiare ritardi nella catena logistica verso la Cina. In tal caso i ritardi che si verificheranno nei trasporti, ove legati all’evento coronavirus, di norma non dovranno essere addebitati alla tua azienda.
APPUNTI
Nuovo impegno per rilanciare l’export
L’Assemblea dei soci della Camera di Commercio Italo Orientale (Ccio) ha rinnovato le cariche sociali. Antonio Barile riconfermato presidente.
L’Assemblea dei Soci della Camera di Commercio Italo Orientale (Ccio) ha rinnovato le cariche sociali. Il nuovo Consiglio Direttivo guiderà per un quinquennio la Ccio per giungere all’importante traguardo dei 100 anni di vita. La Camera di Commercio Italo Orientale è una delle più antiche Camere italo estere iscritte all’albo dell’Unioncamere Nazionale.
Al fianco del Presidente Antonio Barile dirigente della Cia – Agricoltori Italiani, l’Assemblea ha eletto il Vice Presidente Vitandrea Marzano (Comune di Bari).
Sono stati eletti nel Consiglio Direttivo: Alessandra Barnaba (Coordinatore nazionale J.I.E.F) Mario Laforgia (Confartigianato), Domenico Demarinis (Tmshell Ip & Sustainability), Natale Mariella (Anita), Milella Bruno (Bruno Milella srl), Panaro Felice (Confetra), Vincenzo Posa (Uil Ba/Bat), Giacoma Punzo (Cna). Tesoriere Annarita Torino.
Il Collegio Dei Revisori è composto dai dottori commercialisti: Michelangelo Lattanzio, Presidente, Carmela Boleto e Massimo Panza revisori.
Gli eletti hanno ringraziato i soci e si sono immediatamente dati l’obiettivo di sviluppare e rilanciare la Camera di Commercio Italo Orientale, con il fine di favorire lo sviluppo delle aziende italiane creando le condizioni per l’incremento dei loro interscambi commerciali, culturali e turistici.
Le molteplici relazioni sviluppate in questi anni con istituzioni omologhe, istituzioni pubbliche e private sono il patrimonio della Ccio che potrà potenziare i diversi servizi, sia quelli già proposti in questi anni che nuovi da tarare sulle nuove esigenze delle imprese.
La nuova fase che sta vivendo il modo a causa della pandemia necessita di una nuova strategia che dovrà utilizzare le nuove tecnologie per favorire il miglioramento dei contatti e delle relazioni sul mercato internazionale. Nuove operatività con cui la Camera di Commercio Italo Orientale potrà meglio approcciare alle diverse aree geografiche, come ad esempio quella asiatica, ove la struttura opera ormai da svariati anni.
Il Consiglio, con questi propositi, si riunirà subito dopo la pausa estiva per porre le nuove basi di lavoro.