Nuovo impegno per rilanciare l’export
L’Assemblea dei soci della Camera di Commercio Italo Orientale (Ccio) ha rinnovato le cariche sociali. Antonio Barile riconfermato presidente.
L’Assemblea dei Soci della Camera di Commercio Italo Orientale (Ccio) ha rinnovato le cariche sociali. Il nuovo Consiglio Direttivo guiderà per un quinquennio la Ccio per giungere all’importante traguardo dei 100 anni di vita. La Camera di Commercio Italo Orientale è una delle più antiche Camere italo estere iscritte all’albo dell’Unioncamere Nazionale.
Al fianco del Presidente Antonio Barile dirigente della Cia – Agricoltori Italiani, l’Assemblea ha eletto il Vice Presidente Vitandrea Marzano (Comune di Bari).
Sono stati eletti nel Consiglio Direttivo: Alessandra Barnaba (Coordinatore nazionale J.I.E.F) Mario Laforgia (Confartigianato), Domenico Demarinis (Tmshell Ip & Sustainability), Natale Mariella (Anita), Milella Bruno (Bruno Milella srl), Panaro Felice (Confetra), Vincenzo Posa (Uil Ba/Bat), Giacoma Punzo (Cna). Tesoriere Annarita Torino.
Il Collegio Dei Revisori è composto dai dottori commercialisti: Michelangelo Lattanzio, Presidente, Carmela Boleto e Massimo Panza revisori.
Gli eletti hanno ringraziato i soci e si sono immediatamente dati l’obiettivo di sviluppare e rilanciare la Camera di Commercio Italo Orientale, con il fine di favorire lo sviluppo delle aziende italiane creando le condizioni per l’incremento dei loro interscambi commerciali, culturali e turistici.
Le molteplici relazioni sviluppate in questi anni con istituzioni omologhe, istituzioni pubbliche e private sono il patrimonio della Ccio che potrà potenziare i diversi servizi, sia quelli già proposti in questi anni che nuovi da tarare sulle nuove esigenze delle imprese.
La nuova fase che sta vivendo il modo a causa della pandemia necessita di una nuova strategia che dovrà utilizzare le nuove tecnologie per favorire il miglioramento dei contatti e delle relazioni sul mercato internazionale. Nuove operatività con cui la Camera di Commercio Italo Orientale potrà meglio approcciare alle diverse aree geografiche, come ad esempio quella asiatica, ove la struttura opera ormai da svariati anni.
Il Consiglio, con questi propositi, si riunirà subito dopo la pausa estiva per porre le nuove basi di lavoro.